Meunier Perpetuel 92/21
Famille Delouvin
€50.00
Tipologia Spumante
Regione Champagne
Comune Vandièeres, Vallée de la Marne
Vitigno Meunier 100%
Dosaggio Extra Brut 5 g/l
Sboccatura 10/24
Affinamento Perpetuelle in Inox e botti di rovere, 24-30 mesi sui lieviti
Grado alcolico 12%
Formato 0,75l
Contiene solfiti – Prodotto in Francia
L’immagine è puramente indicativa e potrebbe non rispecchiare appieno le caratteristiche del prodotto
La cuvée Meunier Perpetuel Extra Brut è un blanc de Meunier, ottenuto da 50% dell’annata base e 50% di vini di riserva utilizzando il metodo Solera, dal1992. Un solo vitigno (il Meunier), tre parcelle ben distinte (tutte sul comune di Valdierese). Tre suoli diversi (uno di argilla, uno di sabbia e l’ultimo di gesso puro), due diverse esposizioni (sud-est, nord-est), ai piedi di una foresta.
Champagne ricco e persistente, dalla bolla fine e delicata, e lievi sfumature ossidative.
Nato nel 1949 dall’unione di Éliane Nowack e Pierre Delouvin, eredi di due famiglie storiche di viticoltori e tonnelliers di Vandières, il domaine dal 1976 ha visto succedere alla guida il figlio Bertrand Delouvin. Egli è riuscito a imprimere una svolta qualitativa con nuove tecnologie, affinamenti più lunghi e l’introduzione del metodo solera per i vin de reserve. E’ riuscito però a conservare la peculiarità aziendale, la realizzazione cioè di vini 100% Pinot meunier e 100% di Vandières. Nel 2011 è quindi salito in sella Geoffrey Delouvin, esponente dell’undicesima e ultima generazione familiare. Dopo diverse esperienze in Champagne e all’estero, ha iniziato a curare l’attività produttiva di casa continuando a produrre le cuvée storiche. Un po’ alla volta ha poi iniziato ad affiancare ai vini storici vini selvaggi, identitari e di grande stoffa caratteriale.
Attualmente il parco vitato misura poco più di 7 ettari, quasi tutti piantati a Meunier, a parte un ettaro a chardonnay e alcuni piccoli appezzamenti a pinot nero, pinot grigio, pinot bianco e petit meslier. L’approccio sostenibile alla viticoltura si basa sulla rinuncia alla chimica, l’inerbimento spontaneo, la conservazione delle vecchie vigne e la selezione massale per i nuovi impianti.
Famille Delouvin, creati da Geoffrey, per Champagne “di ispirazione borgognona”, con selezioni parcellari che danno vita a Pinot meunier sapidi e Chardonnay gessosi, fermentazioni spontanee e affinamento sui lieviti in piccole botti di legno. Per il vin de reserve si è scelta la strada del metodo solera, iniziato nel 1992.
PRODUTTORE
Famille Delouvin
Nato nel 1949 dall’unione di Éliane Nowack e Pierre Delouvin, eredi di due famiglie storiche di viticoltori e tonnelliers di Vandières, il domaine dal 1976 ha visto succedere alla guida il figlio Bertrand Delouvin, che è riuscito a imprimere una svolta qualitativa con nuove tecnologie, affinamenti più lunghi e l’introduzione del metodo solera per i vin de reserve, il tutto conservando la peculiarità aziendale, la realizzazione cioè di vini 100% Pinot meunier e 100% di Vandières. Nel 2011 è quindi salito in sella Geoffrey Delouvin, esponente dell’undicesima e ultima generazione familiare: dopo diverse esperienze in Champagne e all’estero, ha iniziato a curare l’attività produttiva di casa continuando a produrre le cuvée storiche, a cui un po’ alla volta ha iniziato ad affiancare vini selvaggi, identitari e di grande stoffa caratteriale.
Attualmente il parco vitato misura poco più di 7 ettari, quasi tutti piantati a Meunier, a parte un ettaro a chardonnay e alcuni piccoli appezzamenti a pinot nero, pinot grigio, pinot bianco e petit meslier. L’approccio sostenibile alla viticoltura si basa sulla rinuncia alla chimica, l’inerbimento spontaneo, la conservazione delle vecchie vigne e la selezione massale per i nuovi impianti.
Famille Delouvin, creati da Geoffrey, per Champagne “di ispirazione borgognona”,
con selezioni parcellari che danno vita a Pinot meunier sapidi e Chardonnay mgessosi, fermentazioni spontanee e affinamento sui lieviti in piccole botti di legno. Per il vin de reserve si è scelta la strada del metodo solera, iniziato nel 1992.