Piemonte
Per far capire la filosofia di Cascina Barbàn il modo più azzeccato è prendere alcune righe dal loro sito. Gli interpreti di questa bellissima realtà sono Maria Luz, Martina, Maurizio e Pietro:
“Abbiamo recuperato gli ultimi vigneti storici della Val Borbera, nel territorio di Figino, Albera Ligure.
Lo abbiamo fatto perchè sono gli ultimi, dopo di loro solo la modernità. Crediamo che in questo periodo storico praticare il recupero e investire sulla memoria sia fondamentale per provare a costruire un divenire migliore. All’interno c’è una lunga serie di varietà, alcune autoctone, altre alloctone e insieme a Stefano Raimondi, ampelografo del CNR le abbiamo censite tutte. Dal Nibiò all’Uva Rara, dal Timorasso al Moscato d’Amburgo, dal Barbera al Sangiovese, insomma una grande giostra, un circo di biodiversità, praticamente un miracolo dei giorni nostri.
Abbiamo parlato e bevuto insieme ad alcuni contadini che queste viti le hanno impiantate a mano, in inverno, quando non nevicava. Crediamo che se si vuole provare ad andare avanti, in qualsiasi percorso o progetto, bisogna comprendere e valorizzare ciò che è stato fatto di buono prima del nostro arrivo. La biodiversità in questi piccoli posti si esprime con tutta la sua grande forza e noi la vinifichiamo tutta insieme, nello stesso momento, in un’unica botte.”
Questa è Cascina Barbàn.
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